IL MONDO CHE VORREI..

MESSAGGIO ALLA CLASSE DIRIGENTE

Quando ti sei preso la responsabilità di appoggiare, condividere, oppure osteggiare una proposta legislativa, una continuità di governo, devi capire che il sistema non solo si alimenta con il dialogo, ma anche con la distribuzione delle responsabilità. Quello che ritengo possa essere il freno del sistema si chiama ego.
Che tristezza quando l’interesse del gruppo si scontra con l’interesse individuale, e ne esce sconfitto.

IL RUGBY E LO SPORT IN GENERALE..UNO STRUMENTO SOCIALE PER COSTRUIRE L’INTIMITA’ DELLA NOSTRA STANZA EMOTIVA

Mi piace quando una persona cerca delle strategie per crescere, quando in un gruppo di lavoro ci si rispetta, ci si aiuta. Spesso da un idea brillante nasce una tempesta emozionale che scatena entusiasmo.

Mi piace la condivisione, il brainstorming, che bel significato ha la parola brainstorming, tempesta di cervelli..! Menti che si coalizzano, si uniscono per il bene comune, per costruire insieme un’ambiente di apprendimento, una società migliore.

Sono nel mondo del rugby da oltre 46 anni, i principi del Rugby ci insegnano che devi avanzare, devi far fatica per guadagnarti il rispetto dei compagni e degli avversari. Da qui, da questa partecipazione individuale ( il portatore di palla ), nasce la vera essenza di questo meraviglioso sport : il sostegno! Il sostegno verso i tuoi compagni, verso i tuoi avversari e verso te stesso..

Mi piace quando si dice : questo è il mio pensiero, tu che ne pensi, qual’è il tuo?
Mi piace quando si è sobri nelle risposte e si rispetta un pensiero, un’idea, un’intuizione, anche se distante anni luce dalla tua.
Mi piace avere dei dubbi, il dubbio crea curiosità e desiderio di apprendere.

Mi piace essere una persona semplice con dei pregi e con dei difetti.

Spesso la cosa più difficile è rendere conto alla propria coscienza di chi sei. Il tuo comportamento è la scala di misura dei valori dell’uomo che decidi di essere, dell’io autentico.

Cari amici in quel rettangolo verde sono espressi i principi che devono guidare il nostro modo di essere, la nostra mentalità.

Un vero uomo di Rugby non ha nemici, riesce a capire che per il bene comune deve rinunciare a qualcosa, che alla fine quello che conta è che tutto dipende da chi siamo e da cosa vogliamo fare della nostra vita. Ebbene, facciamone un capolavoro!! Dobbiamo essere aperti al cambiamento, ad una forma mentis dove l’io riesce a cedere il passo al noi.


Usiamo lo sport come metafora per la vita, per diventare delle persone migliori di ieri. Cambiamo approccio, stile e concentriamoci sul noi, lo dobbiamo fare con forza, lo dobbiamo fare per noi e per le future generazioni.

Sergio Zorzi

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