Come motivare ed aiutare gli allenatori a sentirsi parte di un progetto
Nella stagione 2014/15 mi sono occupato della preparazione degli allenatori della Lazio Rugby.
Ho avuto carta bianca da parte della dirigenza per elaborare un progetto di crescita dei tecnici.
Il mio obiettivo era quello di far comprendere una nuova metodologia di insegnamento.
Partendo da un’attenta analisi di tutti gli aspetti che coinvolgono la vita di un giocatore di rugby, che a mio avviso ruota intorno a 5 punti cardine che elenco in ordine sparso:
La Preparazione atletica
La Preparazione mentale
La Preparazione tecnico/tattica
La Nutrizione e il livello di benessere fisico
La Logistica
Volevo arrivare a spiegare l’importanza di una giusta proposta comunicativa che stimolasse la corretta mentalità in allenamento e nelle partite e formasse dei giocatori completi.
Ora, parlare a 10 giovani tecnici di argomenti a loro finora sconosciuti o quasi, necessita di un giusto approccio motivazionale.
Il compito infatti sarebbe potuto apparire troppo arduo. Era necessario non spaventarli con discorsi troppo diretti e di difficile digestione.
Ho deciso perciò di partire con qualcosa che avrebbe subito stimolato il loro interesse.
Conoscere se stessi
Cosa quindi poteva essere meglio di parlare di loro stessi?
Partendo dal loro passato di giocatori arrivare ai loro desideri, ai loro obiettivi, ai loro sogni di allenatori.
Ho elaborato dei questionari a risposta libera che mi raccontassero di loro.
Ritengo che dare importanza all’individuo, allenatore o giocatore, interessandosi a ciò che è ed a ciò che desidera, sia la prima e più importante fonte di motivazione.
Suggerisco sempre ad i tecnici con cui lavoro, di mostrare interesse verso i loro ragazzi, chiedere , informarsi, domandare a tutti titolari e riserve, ascoltare con attenzione.
Tutti hanno bisogno di sentirsi parte di un gruppo, motiviamoli attraverso la nostra partecipazione attiva.
Dopo la fase del conoscere noi stessi , ho pensato che un’ interessante fonte motivazionale potesse essere dare loro molta attenzione su come conducono la loro vita.
La filosofia di vita
Senza essere troppo invadente, ho spiegato loro come gli allenatori necessitino di un sistema di vita ben guidato, su un percorso ben definito, perché devono prendere decisioni difficili.
Dovete sviluppare una convinzione di base che guidi il vostro comportamento.
Una sensata filosofia di vita, che posi su valori e principi ben definiti, aiuta a sviluppare i programmi in maniera corretta, mattone dopo mattone.
Vi darà più autoconsapevolezza , vi chiarirà cosa ha veramente valore ed a comportarvi in modo coerente.
Chi sono, cosa voglio veramente, che riferimenti ho, dove voglio andare, di cosa ho bisogno.
Ciò che siete come persona è molto più importante di ciò che siete come allenatori !! Mi ha colpito molto la frase di Mourinho; chi sa solo di calcio non sa niente di calcio !!! Ciò che sei fuori dal campo ha più importanza di ciò che sei sul campo.
Se avete fiducia in voi stessi potrete infondere fiducia anche negli altri .
La mia filosofia di vita, per esempio, è lavorare senza prendersi mai troppo sul serio. Con passione, determinazione ed onestà ma con il sorriso, con impegno e con ironia. L’ho elaborata negli anni , non sono sempre stato cosi e non lo sarò per sempre. E’ importante però che voi ne elaboriate una vostra. E’ un fondamentale punto di partenza per la vostra attività .”
Questo ho detto loro.
In terzo luogo, altro aspetto fondamentale, per motivare un gruppo di allenatori, è dare loro degli obiettivi ben precisi.
Obiettivi
La società, il club, non dovrebbe mai porsi degli obiettivi di risultato.
Non si possono rispettare perché dipendono da troppi fattori esterni al club ed alla squadra.
Gli obiettivi si devono sviluppare intorno alle prestazioni ed alle abilità !
Gli obiettivi non devono essere semplici , ( facciamo del nostro meglio …) devono essere ambiziosi ed impegnativi ma naturalmente raggiungibili!! Avere degli obiettivi impegnativi porta ad un più alto livello di impegno per il loro raggiungimento, aumenta l’attenzione indirizza l’energia e soprattutto crea motivazione.
Appunto obiettivi sulle prestazioni !
Specifici, misurabili, realistici e che rendano protagonista l’atleta o, nel nostro caso, l’allenatore.
Passando bene 10 palloni, facendo 8 placcaggi, calciando 5 volte in touche .
Una volta stabilito l’obiettivo finale però non si può procedere testardamente in quella direzione . Cosa bisogna fare ?? Bisogna stabilire obiettivi intermedi a breve e medio termine .
Naturalmente li ho fatti scegliere a loro, secondo il proprio sentire, ognuno ha elaborato individualmente un percorso, con obiettivo finale.
Gli obiettivi devono essere seguiti giorno per giorno, in forma scritta è meglio, ci possono essere adattamenti o modifiche se le cose non vanno come si vuole. Per questo la scrittura aiuta. Gli obiettivi devono essere elastici.
Questi sono stati i momenti base dei nostri primi incontri.
Da questi punti siamo poi partiti per sviluppare insieme, in un continuo interagire fra noi con proposte e suggerimenti da ambo le parti, i comportamenti e le forme comunicative necessarie per creare degli allenatori e dei sistemi di allenamento efficaci.
Questa è la mia opinione, attendo la vostra !
Grazie
Stefano Barba
Grazie Stefano/Sergio . Ottimo spunto di riflessione ed autoanalisi personale. achille bertoncini
Grazie Achille,
Un abbraccio!
Sergio
Destinato a tutte quelle societa’ che parlano di progetto tecnico, come se un progetto tecnico fosse solo riempire un barattolo vuoto.
Grazie Sergio e Stefano
Si Ettore, noi dobbiamo crescere molto nella relazione, vero ossigeno di qualsiasi progetto sportivo e non..
Le società e chi ha il compito non facile di dirigerle , devono avere la lungimiranza di costruire nel proprio club, una filosofia di base rivolta verso l’individuo come persona , nel rispetto totale delle diversità che ci appartengono..
Una filosofia dove regna imperante il buon essere ed il buon fare!!
Grazie!
Ciao